Come crei i tuoi contenuti? A cosa ti ispiri per trovare gli argomenti di cui parlare?
Nel 90% dei casi le persone che postano creano contenuti che rientrano in uno di questi 3 argomenti:
- scrivono la prima cosa che gli viene in mente;
- esprimono la loro opinione su argomenti di grido;
- pianificano i contenuti sulla base della scia delle ricerche in internet.
Nonostante queste 3 azioni siano le più diffuse, non è detto che siano quelle vincenti, almeno per quanto riguarda l’ambito professionale per una proficua strategia di web marketing.
Nell’articolo ti suggerisco alcuni criteri per un buon processo di creazione e ideazione dei contenuti, lo stesso metodo che mi ha permesso di raggiungere ottimi risultati.
Ti metto anche a disposizione alcuni tools interessanti che ti saranno efficaci nel tuo progetto.
Come scegliere i buoni contenuti?
Indice del post
Il mio consiglio principale è, come mero suggerimento, provare invece a porsi la domanda opposta:
Quali sono i contenuti di cui faresti volentieri a meno nel tuo feed?
- Quelle che non ti convincono?
- Che trovi scorrette o lontane dai tuoi valori?
- Quelle che trovi inutili, vuote, e senza senso?
Queste domande, comprendono tutta una serie di tipologie di contenuti, serie di comportamenti e di abitudini, a cui io o tu tendenzialmente non siamo d’accordo, non condividiamo, e non supportiamo.
L’ultima domanda consiglio che ti pongo è:
cosa dovrebbe fare un profilo che segui per far si che tu smetta di seguirlo?
Contenuti scontati, immagini non di qualità, pubblicazioni saltuarie e mai aggiornate? Dopo che ti sei dato una risposta, o perché no, anche più di una… cerca di fare esattamente l’opposto.
Contenuti focalizzati sui followers
Per esempio, quasi tutti gli Instagrammer sono focalizzati sui followers, sui like e sul crescere più velocemente possibile, ma quasi nessuno si chiede davvero come farlo, non è questione di:
- a me cosa piace?
- cosa ho mangiato oggi, cosa faccio o come sono vestita?
- parlo di questo argomento perché ne parlano tutti?
Il comportamento da tenere è totalmente all’opposto.
Quali sono i buoni contenuti?
I buoni contenuti sono quelli che rimbombano, che girano senza il bisogno dell’hastag #repost, che ci fanno cliccare la scritta “leggi altro”, e che ci perdiamo volentieri qualche minuto in più per leggerli, ci fanno dubitare o riflettere, in qualche modo ci toccano, ed il più delle volte ci fanno nascere la curiosità di sapere chi li ha creati e chi li ha pubblicati, ci viene voglia di visitare il loro profilo di appartenenza.
Possiamo utilizzare una miriade di strumenti per intercettare, accalappiare, comunicare col grande pubblico, ma in tutti i casi dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità del grado di interesse di un contenuto.
Siamo noi i responsabili di come raccontare la nostra identità, prodotto o servizio.
Altra cosa importantissima che non va mai dimenticata, il follower è come un cliente:
ed il cliente ha sempre ragione, non dobbiamo parlare di ciò che vogliamo noi, ma di ciò che vuole lui, ecco le domande da attuare:
- cosa dire che interessi al pubblico?
- perché interessa un contenuto piuttosto che un altro?
- come farli soffermare sul nostro post?
Certo, noi tutti siamo d’accordo che non è semplice dare una risposta a queste domande!
Il consiglio spassionato e la soluzione migliore sono sempre le stesse.
Dobbiamo conoscere il nostro pubblico/audience/nicchia/follower o che dir si voglia, non ci sono trucchi od escamotages, dobbiamo capire cosa vogliono loro, cosa piace a loro e cosa vogliono vedere.
Essere generosi!
Dopo tutte le domande che ci siamo posti ed a cui abbiamo dato una risposta, dobbiamo pensare … che tipo di “servizio” vogliamo dare?
Il servizio, tradotto in termine materialistico è la SOLUZIONE ad un PROBLEMA,
questo è l’unico modo per fare che noi stessi, come utenti, ci soffermiamo a leggere un post, un articolo, od un contenuto.
Se noi ci mettiamo dall’altro lato della medaglia, ecco, cosa si intende per: essere generosi, dobbiamo dare una risposta alle varie domande, è fornire una soluzione. Questo è l’unico modo di essere ascoltati!
Se anche tu fai una riflessione pensando ai profili che segui, questi profili quali sono?
Il più delle volte sono profili che ti occorrono:
- che danno dei suggerimenti?
- che danno spiegazioni?
- che forniscono soluzioni?
Conoscere le problematiche del tuo pubblico
Quali problemi ci sono?
E quali soluzioni puoi fornire?
Ogni audience è diversa dall’altra, bisogna inizialmente analizzare i suoi problemi, le sue preoccupazioni diffuse e le esigenze che la accomunano, che cosa la contraddistingue?
Chiedersi:
- quali sono i contenuti che l’audience vuole sentire di più?
- quali sono gli argomenti più in voga discussi nella propria community?
- Quali domande ricorrono all’interno della tua nicchia?
Per ovviare, o meglio per schiarirsi le idee sulle problematiche più in voga usufruendo di alcuni tools utilissimi sull’argomento come:
Questi due tools ti daranno una panoramica delle domande più frequenti e dei dibattiti maggiormente in voga. Ti renderai conto di quanto le stesse problematiche sono comuni a molti.
Una volta individuati i problemi la fatica maggiore è stata fatta, si è già a metà strada, per ottenere un buon seguito ed aumentare l’engagement.
Contenuti che entusiasmano
Adesso, come secondo step, basterà immaginare dei contenuti che entusiasmano, in grado di fornire una soluzione ai problemi emersi dalla ricerca, e rispondere nel modo più esaustivo possibile alle esigenze più diffuse.
Queste sono le azioni principali che ti fanno apprezzare certi profili rispetto ad altri,
– che ti fanno venire voglia di continuare a dedicare tempo,
– che ti senti che hai bisogno di questa personalità,
– pensi che le informazioni che ti dà ti siano utili,
– che le esperienze che ti racconta un determinato profilo siano interessanti.
Risolvere le esigenze di un target è una delle prime regole del marketing.
Fonti di ispirazione per i tuoi contenuti
Instagram e i nostri follower sono la nostra fonte di ispirazione per poter SCEGLIERE L’ARGOMENTO GIUSTO per il nostro pubblico!
Ovviamente, la nostra audience, o nicchia, avrà più di una problematica o di una esigenza, non tutti gli argomenti avranno lo stesso peso ed impatto, e per forza di cose, certi argomenti sono più diffusi e discussi di altri.
A questo punto, prima di iniziare a scrivere le problematiche stile lista della spesa, dobbiamo preoccuparci di individuare i bisogni più ampi da soddisfare, le richieste più diffuse e le domande più comuni.
Questo l’iter giusto che ci garantisce di avere più traffico possibile e quindi anche maggiori risultati su tutti i fronti.
Contenuti come parole chiave
Giunti a questo punto può essere utile trattare gli argomenti emersi proprio come se fossero delle vere e proprie parole chiave ed andare ad effettuare delle ricerche su ognuna di esse per capire realmente quanto traffico porterebbero e quanta “gente” veicolerebbero.
Anche qui, entra in gioco la possibilità di utilizzare dei TOOLS come:
Con l’utilizzo di queste funzioni ci sarà subito più chiara quanto è ricercata nel web e sui vari motori di ricerca, una parola chiave piuttosto che un’altra e di conseguenza ci apparirà automatica la scelta di affrontare inizialmente una problematica più diffusa rispetto a una meno diffusa.
Ricapitolando
- Individua la tua AUDIENCE
- Impara a conoscerla
- Individua le sue problematiche ed i temi di discussione più ricorrenti
- Fai una lista in ordine decrescente delle quantità di ricerca per parole chiave delle problematiche
- Trova una risposta, una soluzione, un consiglio a quei problemi ed a quelle domande
- Crea un contenuto risolutivo ad Hoc per ciascuna problematica
Che aspetti? Inizia subito a scrivere!
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