Indice del post
- 1
- 2 Perché oggi fare SEO è diventato più complesso (ma anche più stimolante)
- 3 Cosa significa posizionarsi anche per le ricerche dell’Intelligenza Artificiale?
- 4 Come posizionare il tuo sito su Google e farti usare come fonte da Gemini e ChatGPT
- 4.1 Ottimizza la SEO tecnica del sito come se fosse la base di una casa solida
- 4.2 Crea contenuti long form e strutturati, pensati per le AI (e per i lettori umani)
- 4.3 Lavora sull’EEAT (esperienza, competenza, autorevolezza, affidabilità)
- 4.4 Ottimizza per gli snippet, le domande frequenti e le ricerche conversazionali
- 4.5 Implementa i dati strutturati (Schema.org)
- 5 Come intercettare le ricerche future fatte dalle AI
- 6 Strumenti utili per fare SEO “AI ready”
- 7 Preparati al futuro (che è già iniziato)
- 8 FAQ
- 8.1 Come posizionare un sito web su Gemini e ChatGPT?
- 8.2 ChatGPT usa davvero i miei contenuti per rispondere?
- 8.3 Qual è la differenza tra SEO tradizionale e SEO per AI?
- 8.4 Come funziona la ricerca AI rispetto alla SEO classica?
- 8.5 Posso posizionarmi nelle risposte AI se il mio sito è piccolo?
- 8.6 Servono plugin particolari per WordPress?
- 8.7 Le AI portano davvero meno click?
Perché oggi fare SEO è diventato più complesso (ma anche più stimolante)
Per anni la SEO si è basata su un concetto piuttosto lineare: ottimizzare un sito per i motori di ricerca tradizionali, in primis Google. Significava curare la velocità del sito, avere buoni link, contenuti pertinenti e rispondere alle esigenze degli utenti.
Oggi, però, questo scenario si è evoluto. Non solo perché Google ha aggiornato centinaia di volte i suoi algoritmi — introducendo sistemi come il Page Experience, l’Helpful Content Update e la Search Generative Experience (SGE) — ma soprattutto perché sono entrati in gioco assistenti AI evoluti.
Strumenti come Gemini di Google (ex Bard) e ChatGPT di OpenAI non si limitano a mostrare una lista di link: elaborano le informazioni, generano risposte testuali complete e, in molti casi, fanno sì che l’utente ottenga ciò che cerca senza più cliccare su alcun sito.
Se da un lato questo riduce le visite dirette ai siti web (un fenomeno noto come zero-click searches), dall’altro apre nuove opportunità: se il tuo sito viene usato come fonte principale da queste AI, il tuo brand guadagna autorevolezza, potresti ottenere citazioni dirette (con link) o indirette (brand mention), e soprattutto costruire fiducia con i potenziali clienti.
Fare SEO oggi significa quindi ottimizzare non solo per Google, ma anche per come le AI leggono, analizzano e sintetizzano il tuo sito. E la cosa bella è che puoi iniziare subito a farlo.
Cosa significa posizionarsi anche per le ricerche dell’Intelligenza Artificiale?
Quando parliamo di “posizionarsi per le ricerche dell’AI”, intendiamo fare in modo che:
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le AI utilizzino i tuoi contenuti come fonte per costruire le loro risposte (e quindi potenzialmente citarti),
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le risposte che generano includano menzioni del tuo brand o sito,
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o, più semplicemente, che gli utenti, dopo aver letto la sintesi della AI, vogliano cliccare sul tuo sito per approfondire.
In pratica si tratta di una nuova forma di SEO, che tiene conto:
- del classico ranking su Google,
- delle entità e dei concetti che le AI associano al tuo sito,
- della chiarezza, struttura e affidabilità dei tuoi contenuti.
Come posizionare il tuo sito su Google e farti usare come fonte da Gemini e ChatGPT
Vediamo ora, in modo molto più approfondito, come impostare la tua strategia SEO + AI Ready, passo dopo passo.
Ottimizza la SEO tecnica del sito come se fosse la base di una casa solida
Velocità e prestazioni
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Oggi più che mai, Google e le AI “scansionano” i tuoi contenuti alla ricerca di informazioni veloci da processare. Un sito lento rischia non solo di perdere posizioni, ma anche di non essere considerato una buona fonte dalle AI.
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Obiettivo concreto: pagine che si caricano in meno di 2,5 secondi sui dispositivi mobili.
Responsive design
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Le AI leggono il codice HTML e i CSS per capire la struttura. Un sito ben fatto, che si adatta perfettamente a mobile e tablet, ha una gerarchia dei contenuti più chiara e viene interpretato meglio anche dai parser semantici delle AI.
Sicurezza (HTTPS)
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Un certificato SSL aggiornato è ormai obbligatorio: sia Google sia le AI considerano la sicurezza un segnale di attendibilità.
Sitemap e robots.txt
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Genera una sitemap XML e inviala a Google Search Console.
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Configura correttamente il robots.txt per non bloccare pagine utili.
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Le AI spesso leggono questi file proprio come fa GoogleBot.
Struttura H1, H2, H3
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Usa un solo H1 per pagina, poi titoli H2 per le sezioni principali e H3 per i sottopunti.
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Questo aiuta le AI a segmentare i concetti in modo logico.
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Ad esempio, in una guida su “Come fare SEO per Gemini e ChatGPT”, potresti avere:
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H2: “Perché la SEO tradizionale non basta più”
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H2: “Come ottimizzare il tuo sito per le AI”
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H3: “Velocità e performance”
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H3: “Struttura dei contenuti”
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Crea contenuti long form e strutturati, pensati per le AI (e per i lettori umani)
Testi lunghi e approfonditi
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Una pagina da 1.500-2.500 parole è spesso preferita dalle AI rispetto a micro-articoli da 300 parole.
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Gemini e ChatGPT tendono a selezionare contenuti più esaustivi, che rispondono a più domande correlate.
Usa uno stile “conversazionale”
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Frasi dirette, domande e risposte.
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Esempio: invece di scrivere “La SEO è importante”, prova con “Perché dovresti occuparti subito della SEO del tuo sito se vuoi essere trovato anche dalle AI come ChatGPT?”.
Includi esempi pratici
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Se parli di ottimizzare la velocità, mostra uno snippet di codice CSS ottimizzato o un prima/dopo di PageSpeed Insights.
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Se parli di contenuti, fai vedere una SERP classica e una generativa, evidenziando come cambia la visibilità del sito.
Crea liste, elenchi puntati e tabelle
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Le AI amano gli elenchi perché sono facili da interpretare e da trasformare in snippet.
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Es.: ✔ Velocizza il sito
✔ Ottimizza i titoli H1-H2
✔ Implementa i dati strutturati
✔ Scrivi FAQ specifiche
Aggiorna periodicamente
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Gemini e ChatGPT valutano la freschezza dei contenuti. Un articolo aggiornato nel 2025 batterà uno fermo al 2021.
Lavora sull’EEAT (esperienza, competenza, autorevolezza, affidabilità)
Le AI selezionano fonti affidabili. Per esserlo:
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Metti nome e qualifica alla fine degli articoli. Es.:
“Articolo scritto da [Tuo Nome], SEO Specialist con 12 anni di esperienza in progetti internazionali.”
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Aggiungi link a fonti esterne (studi, statistiche).
“Secondo HubSpot, il 46% delle ricerche ha già un intento locale.”
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Inserisci testimonianze clienti o case study reali, con logo o nome del cliente se possibile.
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Mostra badge di certificazioni (Google Partner, HubSpot Certified, ecc.).
Ottimizza per gli snippet, le domande frequenti e le ricerche conversazionali
Gli snippet in evidenza di Google e i box “People also ask” sono già una forma primitiva di risposta AI.
Struttura la risposta breve subito sotto una domanda
Come posso posizionare il mio sito su Gemini e ChatGPT?
Per posizionarti sulle AI come Gemini e ChatGPT, devi combinare SEO tecnica, contenuti long form ottimizzati, utilizzo di dati strutturati e focus sull’autorevolezza del tuo brand. Questo aumenta la probabilità che il tuo sito venga scelto come fonte.
Poi amplia con esempi, storie, immagini.
Crea un blocco FAQ
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Google e le AI pescano moltissimo dalle FAQ.
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Usa uno schema JSON-LD per FAQ.
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Es.
Domanda: ChatGPT può indicare il mio sito?
Risposta: Sì, se i tuoi contenuti sono considerati affidabili, possono essere citati o ispirare la risposta AI.
Implementa i dati strutturati (Schema.org)
I dati strutturati aiutano le AI a capire di più sui tuoi contenuti.
Quali tipi usare?
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Article o BlogPosting: indicano che la tua è una guida o un approfondimento.
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FAQPage: per le domande frequenti.
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Organization o LocalBusiness: se vuoi far sapere chi sei, dove lavori e come contattarti.
Esempio di snippet JSON-LD
{
“@context”: “https://schema.org”,
“@type”: “FAQPage”,
“mainEntity”: [{
“@type”: “Question”,
“name”: “Come posso posizionare il mio sito su ChatGPT?”,
“acceptedAnswer”: {
“@type”: “Answer”,
“text”: “Per posizionarti su ChatGPT, crea contenuti lunghi, ottimizzati SEO, usa dati strutturati e rafforza l’autorevolezza del tuo sito.”
}
}]
}
Come intercettare le ricerche future fatte dalle AI
Sai che entro pochi anni oltre il 30% delle ricerche online passeranno da interfacce AI (chatbot, assistenti vocali, auto connesse, ecc.)?
Per prepararti:
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Punta a long-tail keyword e frasi conversazionali (le stesse che useremmo parlando).
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Usa domande e risposte: ChatGPT e Gemini adorano testi formattati come Q&A.
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Aggiorna periodicamente i contenuti: le AI tendono a preferire pagine fresche.
Strumenti utili per fare SEO “AI ready”
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Google Search Console & Analytics: per monitorare traffico e query.
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Semrush / Ahrefs: per trovare keyword a coda lunga e studiare i concorrenti.
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SurferSEO: per ottimizzare i contenuti rispetto ai top ranking.
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Schema Markup Validator: per testare i dati strutturati.
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ChatGPT o Gemini stessi: chiedi loro quali siti hanno usato per rispondere a una determinata domanda — avrai insight preziosi.
Preparati al futuro (che è già iniziato)
La SEO non è più solo fare rank su Google. È preparare il tuo sito a essere letto, analizzato e “citato” dalle AI, che rappresentano la prossima evoluzione della ricerca.
Chi oggi inizia a ottimizzare i contenuti per questi sistemi sarà avanti di anni rispetto alla concorrenza.
FAQ
Come posizionare un sito web su Gemini e ChatGPT?
Per posizionare il tuo sito sulle ricerche di Gemini e ChatGPT, serve combinare SEO tecnica, contenuti long form ben strutturati, uso di FAQ e dati strutturati, e un forte EEAT (esperienza, autorevolezza e affidabilità).
ChatGPT usa davvero i miei contenuti per rispondere?
Sì, se i tuoi articoli sono ben indicizzati e autorevoli, possono essere usati come base dai modelli AI per generare risposte. Spesso le AI non linkano, ma associano le tue informazioni alle loro risposte.
Qual è la differenza tra SEO tradizionale e SEO per AI?
La SEO tradizionale mira al ranking nelle SERP di Google. La SEO per AI punta a far sì che i tuoi contenuti vengano letti, compresi e usati dalle AI generative, in modo che tu diventi una fonte attendibile per le loro risposte.
Come funziona la ricerca AI rispetto alla SEO classica?
Google Search: mostra i classici link organici, ma ora inserisce snippet AI generati (SGE: Search Generative Experience) che danno risposte immediate e riducono i click sui siti.
Gemini (ex Bard): è integrato direttamente nella ricerca Google. Prende i contenuti dai siti, li rielabora e li mostra in modo sintetico.
ChatGPT con browsing: quando usi GPT-4 o ChatGPT con browsing, questo esplora siti web e crea una risposta unica, senza che l’utente visiti direttamente i siti sorgente.
Posso posizionarmi nelle risposte AI se il mio sito è piccolo?
Sì: le AI cercano la risposta migliore, non sempre il sito più grande. Se hai contenuti mirati e ben scritti, puoi “rubare” la citazione anche a competitor più grossi.
Servono plugin particolari per WordPress?
Plugin SEO come Rank Math o Yoast aiutano a inserire schema.org e ottimizzare meta, ma serve una strategia a monte sui contenuti.
Le AI portano davvero meno click?
Sì, ma portano visitatori più informati e qualificati. Inoltre, se l’AI ti cita, rafforzi il tuo brand come fonte.
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